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Non avrai mai l'età che hai adesso

10 Ottobre 2012 , Scritto da admin Con tag #Articoli

 

Il titolo può sembrare evocativo. Comunque esorta all'azione: tornare a riflettere, a pensare in modo lento.

Siamo sommersi dalla fretta, dall'incombente routine quotidiana e anche da una smania inarrestabile di condivisione.  Ci siamo adeguati a vivere in un contesto "veloce", ma ci stiamo privando sempre di più dello spazio e del tempo dedicato alla riflessione. Siamo sempre nello stato "ON". Invece dovremmo sempre più prevedere pause per il nostro intelletto. E la parola "OFF" in questo caso assume un'accezione positiva.

Noi tutti siamo la somma delle nostre esperienze, del nostro tempo vissuto, ma non sempre siamo anche consapevoli dell'importanza del nostro tempo interiore. I greci lo chiamavano "kairòs". Ne dà un'ottima definizione lo scrittore e regista Aldo Sarullo che dichiara:

Il kairòs invece è il tempo come importanza dell'attimo, come senso emozionale e valoriale del momento. Ecco, questo, il kairòs, è il mio tempo preferito. Mi dà modo di costruirmi un passato denso di frammenti di conoscenza, di poesia, di malinconia, insomma, di felicità e mi suscita il piacere e la solidità del presente. Lo scultore Lisippo descrisse il kairòs con le sembianze di un giovane dal grande ciuffo sulla fronte, ma calvo dietro. Lo si può fermare soltanto ghermendogli il ciuffo appena appare poiché appena passa oltre non lo si può più prendere.

Invece  lo scrittore Roberto Cotroneo ci esorta a scoprirlo, a farlo emergere consapevolmente :

"Dobbiamo ritrovare tutti il tempo vero. Il nostro tempo interiore. Quello che non è uguale sempre, quello che non si legge sugli orologi, quello che scorre come vuole lui, e si ferma quando può. Come certi viaggi, che durano un attimo e ti porti addosso per tutta la vita. Come certe parole, magari pochissime, che non dimentichi mai più, a dispetto di tutte le altre che hai continuato a sentire per decenni. Come certi gesti, certi sorrisi e certi silenzi che hanno grammatiche meravigliose e che ripensi e rivisiti dentro di te ogni giorno della tua vita.

Il treno più veloce non è il miglior treno che potete prendere per arrivare. E prima di scegliere una destinazione, chiedetevi tutti cosa significhi la parola destinazione. E perché derivi proprio dalla parola: destino.
In questo senso Neil Parisha dichiara di non avere avuto molto tempo per pensare, ma alcuni eventi anche molto dolorosi, gli hanno dato l'opportunità di fare un passo indietro e chiedersi che cosa lo avesse aiutato a crescere, a coltivare se stesso. Neil Parisha le sintetizza così: atteggiamento, autocoscienza, autenticità. E dichiara:

Non avrai mai l'età che hai adesso. Per questo credo che se vivi la tua vita con l'atteggiamento giusto, scegliendo di andare avanti ed evolverti ogni volta che la vita ti assesta un duro colpo, vivendo con consapevolezza del mondo intorno a te,abbracciando il tuo bimbo interiore di 3 anni e vedendo le piccole gioie che rendono la vita così dolce ed essendo autentico, essendo te stesso e contento di questo, lasciando che il tuo cuore ti guidi e scegliendo le esperienze che ti appagano, allora credo che vivrai una vita ricca e soddisfacente e penso che vivrai una vita davvero ammirevole

 

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